VIAREGGIO. Il Centro antiviolenza “L’una per l’altra” della Casa delle donne di Viareggio esprime vicinanza e solidarietà nei confronti della famiglia di Rajmonda Zefi, uccisa dal marito Francesco Quinci, a proposito della sentenza che ha escluso l’aggravante della crudeltà a carico dell’uxoricida.
“Riteniamo sia del tutto incomprensibile e molto grave questa decisione.
La pena non è certamente di esempio e non ha alcun effetto deterrente nei confronti di chi ha la viltà di commettere un reato così grave, crudele ed efferato. Ciò crea  sdegno nell’opinione pubblica, soprattutto nelle donne che subiscono violenza, e un forte senso di impotenza in chi, come noi operatrici del Centro antiviolenza, quotidianamente cerca di prevenire e contrastare la violenza maschile contro le donne.
Un abbraccio affettuoso alla madre di Rajmonda e un vivo apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell’ordine, dagli organi inquirenti, dalla Magistratura e dall’avvocato della difesa”.

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